Il fantasma del castello
- cosimoguidaturisti
- 11 feb 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Anche a Monopoli ha il “suo fantasma”. È noto come "a fèmmene mazze e tammorre", ovvero la donna o la signora con il tamburo. La leggenda è diffusa soprattutto fra le famiglie monopolitane dei pescatori e degli altri abitanti del centro storico vicino al porto, in zona castello. Quando vanno con i pescherecci a lavorare, narrano, “a volte si ode il suono di un tamburo”. La sequenza ritmica proviene sempre dallo stesso punto, ovvero da un balconcino del Castello "Carlo V" che si affaccia sul mare. Qualcuno sostiene di aver visto, nella notte o all’alba, una figura femminile con abiti bianchi e un tamburo. Altri, invece, sostengono che il fantasma si aggiri sul Molo Margherita, luogo frequentato abitualmente dalle coppiette in cerca di intimità: in questo caso la donna col tamburo li disturberebbe per preservare la castità delle ragazze monopolitane. L’ultima ipotesi che spiegherebbe la presenza della "donna con il tamburo" a Monopoli è legata alla dominazione spagnola: secondo alcuni, infatti, si tratterebbe di una donna spagnola che risiedeva nel castello con il proprio consorte il quale, partito per mare, non fece più ritorno a casa. L’uomo affondò con la sua imbarcazione nelle acque antistanti al porto, il famoso Porto Aspero di Monopoli, difficilmente accessibile e luogo di naufragio per tante navi. Da quel giorno, la donna disperata spera che il marito faccia ritorno a casa, e suona il tamburo per indicargli la giusta rotta.
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